La missione popolare che si svolgerà nell’arco di una settimana nella parrocchia di Marischio, da domenica 8 settembre a domenica 15 settembre, trae spunto da un’iniziativa pastorale promossa dalla parrocchia romana che ha sede nella Basilica di San Sebastiano fuori le mura sull’Appia antica, dove sono custodite le spoglie del santo, di cui quest’anno ricorre il 1720° anniversario del suo martirio.
La basilica romana ci richiama alla memoria i primi secoli della cristianità. L'imperatore Costantino la fece costruire nel IV secolo d.C. in onore degli apostoli Pietro e Paolo, poiché, secondo la tradizione, durante le persecuzioni vi furono nascoste e custodite le loro spoglie mortali. Successivamente esse furono traslate e riposte nelle sedi originarie del Vaticano e della Basilica papale di San Paolo fuori le mura. All'inizio del IV secolo, nelle sottostanti catacombe, fu sepolto san Sebastiano, soldato-martire durante l’impero di Diocleziano, al quale in seguito fu dedicata la basilica.
L’anniversario del suo martirio ha ispirato l’iniziativa denominata Peregrinatio Sancti Sebastiani, con lo scopo di dare la possibilità alle parrocchie italiane a lui dedicate di accoglierne il pellegrinaggio di una sua reliquia.
Padre Stefano Tamburo, frate minore (ofm), rettore e parroco della basilica romana, nella sua lettera indirizzata ai parroci titolari delle parrocchie dedicate a san Sebastiano illustrava in dettaglio l’iniziativa e parlando delle catacombe diceva testualmente che esse “sono la preziosa eredità lasciata dai primi cristiani che ci ricordano i fondamenti della nostra fede”.
La parrocchia di Marischio per accogliere degnamente la reliquia del suo santo patrono ha perciò progettato una missione popolare, che fondamentalmente intende essere un’opportunità di grazia in primis per la comunità parrocchiale, ma anche per tutti coloro che desiderano conoscere meglio la vita e la storia di San Sebastiano.
Nel corso della settimana della missione ci saranno svariate occasioni di incontri di preghiera, di catechesi e di celebrazioni liturgiche, animate da religiosi e sacerdoti: i Frati Francescani (ofm) dell’eremo di Valdisasso, oltre al Frate Francescano (ofm) parroco e rettore della Basilica di San Sebastiano fuori le mura di Roma, le Suore Missionarie della Divina Rivelazione di Roma, don Marco Gentilucci di Camerino e il sottoscritto parroco di Marischio.
Venerdì 13 settembre, giorno dell’arrivo della reliquia in parrocchia, alle ore 18 sarà celebrata una Messa rivolta in particolare agli ammalati. Ci si avvarrà per questo del prezioso servizio di assistenza dei volontari dell’Unitalsi fabrianese. Alle ore 21 sul sagrato davanti alla chiesa, se le condizioni meteorologiche lo permetteranno (altrimenti in chiesa), si svolgerà lo spettacolo di storytelling “Ad Catacumbas”, sulla vita e la storia di San Sebastiano, a cura della Compagnia di storytelling Raccontamiunastoria.
Un altro significativo appuntamento sarà quello di sabato 14 settembre alle ore 18, quando il Vescovo Mons. Francesco Massara presiederà la celebrazione eucaristica, al termine della quale ci si recherà in processione con la reliquia del santo patrono verso il prato retrostante alla chiesa, dove il Vescovo benedirà il nuovo Parco Giochi parrocchiale intitolato a “Don Libero Temperilli”, che fu parroco di Marischio per quarantotto anni e che tutti ricordano con grande affetto. Il Parco Giochi è il frutto della collaborazione della parrocchia con il Circolo aps di Marischio, che in questi ultimi anni è andata sempre più crescendo per il bene di tutta la comunità.
La missione popolare è in definitiva una favorevole occasione per vivere al meglio questo anno dedicato alla preghiera in preparazione al Giubileo ordinario del 2025, che ha come tema “Pellegrini di speranza”. La missione popolare parrocchiale di Marischio è un primo decisivo passo di questo cammino di speranza che “non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato” (cfr Rm 5,5).
Il programma dettagliato della missione popolare è consultabile sul sito facebook della parrocchia di Marischio.
Venerdì 13 settembre - Sagrato chiesa di Marischio – ore 21 - “Ad Catacumbas” (spettacolo di storytelling)
La performance di storytelling “Ad Catacumbas”, sulla vita e la leggenda di san Sebastiano, che avrà luogo a Marischio venerdì 13 settembre alle ore 21, non costituisce una rappresentazione teatrale, poiché non si avvale di un palcoscenico. Lo spettacolo si presta per essere realizzato sia all’aperto che in luoghi chiusi. Gli attori indossano dei costumi di scena, non usano un impianto di amplificazione, ma recitano a voce nuda utilizzando soltanto dei fari per dare rilievo alla loro azione scenica. Inoltre, la loro recitazione non segue un copione scritto già definito, ma è imbastita in maniera creativa, sulla base di un acquisito di dati, frutto di un’accurata ricerca di studio. Il 12 maggio scorso, in occasione della decima edizione del “Festival Internazionale di Storytelling”, lo spettacolo fu presentato in anteprima nazionale a Roma, sul sito delle Catacombe e della Basilica di San Sebastiano sulla via Appia antica. Comandante dei pretoriani e guardia personale dell'imperatore, Sebastiano incarna il perfetto ideale della "Romanitas" (la virtù romana) e del "mos maiorum" (la virtù morale degli antenati). L'affascinante giovane ufficiale venuto dalla Gallia, è l'immagine del perfetto cittadino Romano e gode della fiducia personale dell'imperatore Diocleziano, ma sotto l’apparenza nasconde in realtà un pericoloso segreto: all'insaputa di tutti si è convertito al cristianesimo, un crimine che, se scoperto, potrebbe condurlo al patibolo. La vicenda del giovane Sebastiano, eminente soldato romano e convinto seguace della "setta rivoluzionaria" fondata da Gesù di Nazareth, rivive in tutta la sua drammaticità e potenza nelle parole dei cantastorie David Bardi e Paola Balbi (della Compagnia di Storytelling Raccontamiunastoria), sullo sfondo di una Roma imperiale violenta e corrotta. Proprio come nel caso di Gesù, sarà il coraggio di due donne a strappare all'oblio di una morte senza sepoltura il corpo del giovane Sebastiano e a consegnare la sua incredibile storia ai posteri. Uno spettacolo affascinante ed emotivamente coinvolgente, che trasporta il pubblico in uno dei periodi meno conosciuti della Roma antica, dove essere cristiani era considerato il peggiore dei delitti e sfidare l'imperatore pura pazzia e morte certa. Per la costruzione della drammaturgia, la Compagnia Raccontamiunastoria si è avvalsa della consulenza di padre Stefano Tamburo, rettore della Basilica di San Sebastiano, di padre Paolo Maiello, direttore delle Catacombe di San Sebastiano, e della professoressa Carla Noce, grecista e docente di Storia del Cristianesimo Antico presso l’Università di Roma Tre.
Don Luigi Marini, parroco di Marischio
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