Lo scorso 29 luglio è stato approvato dal Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro della salute, Roberto Speranza, il decreto che proroga lo stato di emergenza, dichiarato a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, fino al 15 ottobre 2020.
Poche le modifiche alle norme cui attenersi durante le celebrazioni liturgiche; di seguito un breve sunto:
- Accedere alla basilica almeno 15 minuti prima dell’inizio della celebrazione, senza creare assembramenti; in caso di fila all’ingresso, mantenere almeno 1,5 metri di distanza da chi ci precede.
- Non è consentito l’accesso a chi presenta sintomi influenzali/respiratori, a chi ha la temperatura corporea superiore ai 37,5° C, a chi è stato in contatto con persone contagiate da SARS-CoV-2 nei giorni precedenti.
- All’ingresso della basilica è disponibile un dispenser di gel igienizzante: è premura di ogni fedele farne un corretto uso sulle mani.
- È obbligatorio l’uso della mascherina: i fedeli devono indossarla correttamente, coprendo bocca e naso, durante tutta la celebrazione.
- I fedeli sono pregati di sedersi ove segnalato con apposito cartello, mantenendo la distanza di sicurezza di almeno 1 metro. I membri di uno stesso nucleo familiare (cioè persone che vivono sotto lo stesso tetto) possono sedersi senza rispettare il distanziamento interpersonale.
- La capienza massima della basilica è di 80 persone.
- Le acquasantiere sono vuote; è omesso lo scambio del segno della pace; l’Eucarestia si riceve esclusivamente sulle proprie mani.
- E’ prevista la presenza di cori e cantori, a condizione che mantengano una distanza interpersonale laterale di almeno 1 metro e almeno 2 metri tra le eventuali file del coro e dagli altri soggetti presenti.
Le presenti disposizioni sono da intendersi anche nelle celebrazioni con amministrazione di sacramenti (Battesimi, Matrimoni e Funerali)
Tutte le norme sono da intendersi valide fino al 15 ottobre 2020 e, in ogni caso, fino a nuove disposizioni da parte del Governo e della Diocesi.
Comentários